Tireopatie autoimmuni

Questa pagina è amministrata da Davide Brancato, endocrinologo e diabetologo a Palermo. E' rivolta ai Pazienti che vogliono sapere qualcosa sulle malattie tiroidee autoimmuni.

Che cosa sono le tireopatie autoimmuni ?

Sono malattie tiroidee causate da un'alterazione del sistema immune, i cui linfociti ed anticorpi “impazziscono”, alterando la struttura e/o la funzione tiroidea.

Quali sono le tireopatie autoimmuni ?

Le tireopatie autoimmuni (per gli autori anglsassoni: Auto Immune Thyroid Diseases o AITD) costituiscono una "famiglia" di patologie tiroidee, che comprende:
1) la tiroidite cronica linfocitaria, nelle due forme principali
- tiroidite di Hashimoto (per gli autori anglosassoni: Hashimoto Thyroiditis o HT);
- tiroidite di Ord o tiroidite atrofica o mixedema primario (per gli autori anglosassoni: Primary Mixedema o PM);
2) tiroidite subacuta linfocitaria;
3) la malattia di Graves (per gli autori anglosassoni: Graves' Disease o GD) o di Basedow;
4) la tiroidite post-partum (per gli autori anglosassoni: Post-Partum Thyroiditis o PPT).

Da cosa sono causate le tireopatie autoimmuni ?

Come abbiamo detto, le tireopatie autoimmuni sono causate da un complesso di alterazioni dei rapporti tra il sistema immune e la tiroide, che finiscono per produrre alterazioni della morfologia e della funzione tiroidea.
In realtà, il meccanismo con cui tale complesso di alterazioni si sviluppa è estremamente complesso e poco agevole da spiegare, soprattutto quando, come in questo sito, ci si rivolge ai non addetti ai lavori.

D'altra parte, le tireopatie autoimmuni hanno differenti espressioni cliniche ma sono state ragguppate in questa pagina proprio perchè presentano una serie di meccanismi eziopatogenetici comuni.
Da ora in poi, per rendere più snella la descrizione, utilizzeremo le sigle definite nel paragrafo precedente ("Quali soo le tireopatie autoimmuni ?").
Inoltre, proprio per la complessità del'argomento è necessario avere una conoscenza di base di alcuni concetti di biologia (es.: sapere cosa sono i cromosomi, i geni, i linfociti, gli anticorpi...potete cercare su Wikipedia).
Perché si possano sviluppare le AITD, i soggetti affetti debbono avere una qualche forma di alterazione genetica, che renda il sistema immune e/o i tireociti (cioè le cellule che costituiscono la tiroide) predisposti a rispondere in maniera anomala a determinati stimoli.

Tali ALTERAZIONI GENETICHE si possono riscontrare in diverse situazioni:
1) MALATTIE CROMOSOMICHE (cioè malattie dovute a modificazione della struttura dei cromosomi); le AITD si sviluppano più frequentemente nel contesto di alcune malattie cromosomiche.
- S. di Down (il 20% è affetto da HT/PM);
- S. di Turner (il 20% è affetto da HT/PM);
- S. di DeGeorge (il 20% è affetto da 20% GD);
- S. da delezione 22q11 (il 20% è affetto da GD);
2) MALATTIE MONOGENICHE (cioè malattie dovute alla mutazione di un singolo gene).
- APECED syndrome (dovuta ad una mutazione del gene AIRE); il 5% è affetto da HT/PM;
- IPEX sindrome (Immune dysregulatory, Poliendocrinopathy and Enteropathy X-linked sindrome; mutazione del gene FOXP3); il 50% è affetto da HT/PM;
3) MALATTIE POLIGENICHE E MULTIFATTORIALI (in cui la malattia si sviluppa per il concorso di diversi fattori genetici ed ambientali). Le condizioni indicate ai punti 1) e 2) sono molto rare nella popolazione; oltre il 99% dei pazienti affetti da AITD presentano una malattia poligenica o multifattoriale.
Esemplificando si può affermare che le AITD colpiscono soggetti geneticamente predisposti, portatori dei cosiddetti geni di suscettibilità, cioè geni che rendono tali soggetti più suscettibili a sviluppare tali malattie autoimmuni; di solito si tratta di geni deputati alla regolazione della risposta del sistema immune. Alcuni esempi sono:
- HLA-DR3 (DRB1(*)03-DQB1(*)02-DQA1(*)05) --> predisposizione per GD
- HLA-DR7 (DRB1(*)07-DQB1(*)02-DQA1(*)02) --> protezione da GD
- HLA-DR4 (DRB1(*)04-DQB1(*)03-DQA1(*)03) --> predisposizione per HT
- HLA-DR13 (DRB1(*)13-DQB1(*)06-DQA1(*)01) --> protezione da HT
- polimorfismi (varianti genetiche comuni) del CTLA-4 --> predisposizione per GD, HT
- polimorfismi del PTPN22 --> predisposizione per GD, HT
- polimorfismi del TSH-R --> predisposizione per GD.
La presenza dei geni di suscettibilità giustifica la frequente familiarità delle AITD, aumentandone il rischio nei familiari di I grado:
- se il probando è affetto da malattia di Graves --> rischio di AITD = 5-10%;
- se il probando ha una elevazione degli AbTPO --> rischio di AITD nei maschi = 25%; rischio di AITD nei femmine = 50%
- se il probando è affetto da DM1 --> rischio di AITD = 30%.

Se i soggetti geneticamente predisposti vengono esposti ad alcuni FATTORI AMBIENTALI, si sviluppa la malattia autoimmune tiroidea. Alcuni tra i fattori ambientali più comunemente implicati sono:
1) l'introito iodico (se eccessivo, aumenta il rischio di sviluppare le AITD !);
2) un deficitario introito di selenio;
3) ormoni femminili (i contraccettivi orali);
4) stress;
5) traumi;
6) fumo di tabacco;
7) farmaci (amiodarone, antiretrovirali, interferon-alfa...);
8) radiazioni (iodio radioattivo, radiazioni esterne, fallout nucleare);
9) infezioni virali e infezioni batteriche o, al contrario, scarsa esposizione a batteri o virus in età infantile.

A seguito del concorso dei fattori genetici ed ambientali suindicati si sviluppa una INFILRAZIONE LINFOCITARIA che è associata a:
1) attivazione dei linfociti TCD4+ o linfociti T helper, con produzione di una serie di sostanze (citochine) modulanti la risposta immune, con pattern di attivazione Th1 (IFN-g, IL-2, TNF-a), modulante l’immunità cellulare (reazioni da ipersensibilità ritardata), o Th2 (IL-4, IL-5, IL-6, IL-10, IL-13), modulante l’immunità umorale (reazioni anticorpo-mediate);
2) attivazione dei linfociti TCD8+ o linfociti T suppressor/cytotoxic;
3) attivazione dei linfociti B, che producono una serie di anticorpi diretti contro vari antigeni presenti nelle cellule tiroidee (tireociti):
- TRAb o anticorpi anti-recettore del TSH (cioè il recettore dell’ormone ipofisario che regola la funzione tiroidea)
- TPOAb o anticorpi anti-tireoperossidasi (un enzima indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei);
- TGAb o anticorpi anti-tireoglobulina (una proteina che serve per accumulare e conservare gli ormoni tiroidei sintetizzati dentro la tiroide);
- anticorpi anti-pendrina (una molecola che trasporta lo iodio dentro il tireocita), anti-T3, anti-T4.
4) attivazione delle cellule K e NK.
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